Vediamo come welfare aziendale e sostenibilità siano fortemente correlati.
Welfare aziendale e sostenibilità sono altamente sinergici, portando eccezionali benefici sia all’impresa che ai lavoratori.
Il welfare aziendale è alla base del concetto di sostenibilità ed è molto apprezzato da clienti, stakeholder e investitori, infatti si sta sempre più radicando nel sistema imprenditoriale italiano.

Un welfare aziendale intelligente permette all’impresa di:
- ridurre i costi indeducibili e snellire la pressione fiscale
- aumentare la produttività
- premiare la meritocrazia
- migliorare l’ambiente lavorativo
- migliorare il rapporto con dipendenti e collaboratori
- attirare nuovi talenti
- ridurre il turn over
- attrarre clienti e stakeholder
- amplificare il proprio brand
Di riflesso permette al dipendente di:
- aumentare il potere di acquisto
- ricevere vantaggi fiscali
- favorire l’equilibrio tra vita privata e professionale
- rafforzare il rapporto con l’azienda
- migliorare la qualità della vita
Qui è necessario affidarsi ad esperti del settore poiché welfare aziendale e sostenibilità devono rispecchiare gli obiettivi di ogni singola impresa.
Entriamo più nel dettaglio.
Il welfare aziendale è un insieme di benefit non monetari che permette ai lavoratori di incrementare il potere di acquisto senza far lievitare il reddito imponibile e quindi, senza aumentare il costo del lavoro per l’impresa.
Questo migliora gli aspetti positivi riducendo anche quelli negativi, poiché i benefici reciproci generano sinergia fra impresa e lavoratori.

Dalla nostra esperienza ultradecennale abbiamo visto come un corretto welfare aziendale migliora l’ambiente lavorativo, l’organizzazione, amplifica il brand dell’impresa, attrae nuovi talenti.
Di riflesso riduce il carico fiscale per imprese e lavoratori oltre ad assenteismo, ostruzionismo, stress da lavoro e turnover.
Welfare aziendale e sostenibilità essendo fortemente correlati migliorano la vita dei lavoratori favorendo il successo dell’impresa, fino a diventare parte sia della strategia che del brand.
E attenzione, welfare aziendale e sostenibilità sono sempre più richieste da clienti e mercato.

In Italia il welfare aziendale è un argomento relativamente nuovo, poiché la prima legge è stata introdotta solo nel 2016.
Parliamo di un macro-modello di interazione e sviluppo che, in sinergia con lo Stato risponde sia alle esigenze dei propri lavoratori che della comunità territoriale.
Infatti, il welfare aziendale permette alle imprese, sia piccole che grandi di erogare beni e servizi a lavoratori e rispettive famiglie su:
- istruzione
- educazione
- formazione
- dopo-lavoro
- assistenza sociale
- assistenza sanitaria
- assicurazioni
- fondo pensione
- tempo libero
- cultura
- crescita personale
- tutto ciò che si può sviluppare in un territorio specifico rispetto alle sue esigenze
È un modello che nasce nei paesi anglosassoni, dove il welfare statale è più fragile rispetto a quello europeo, infatti in Italia viene incentivato attraverso una serie di agevolazioni fiscali.
Facciamo alcuni esempi.
Se un lavoratore riceve un premio in denaro allora l’ammontare è soggetto a imposte e questo, non sempre è conveniente sia per il lavoratore che per l’impresa.
Invece attraverso il welfare aziendale il lavoratore riceve beni o servizi che, oltre a non pagare più di tasca propria non sono nemmeno soggetti a tassazione e questo, è conveniente sia per il lavoratore che per l’impresa.
Il lavoratore evita di spendere denaro per quei beni e servizi, l’impresa riceve incentivi fiscali.
Alcuni esempi di welfare aziendale possono essere:
- visite mediche
- prevenzione medica
- fondo pensione
- assicurazioni
- doposcuola o asilo
- campus universitari
- gite per ragazzi
- libri scolastici
- corsi di formazione
- abbonamento per palestre o piscine
Come vediamo welfare aziendale e sostenibilità sono fortemente sinergici e, oltre ad essere fortemente apprezzati da clienti e mercato permettono all’impresa di amplificare il proprio brand.
Inoltre, ripetiamo, un corretto welfare aziendale è estremamente conveniente per le imprese, poiché i costi di beni e servizi erogati possono essere aggiunti ai costi deducibili, abbassando così la base imponibile a fine anno, sulla quale si calcolano le tasse.
Infine, i servizi erogati come welfare aziendale non sono soggetti a obblighi contributivi, ovvero non sono tassati dall’INPS.
Qui è fondamentale articolare i beni e servizi erogati di modo che siano coerente alla propria impresa, onde evitare disconoscimenti in caso di controllo fiscali.
Ripetiamo, il welfare aziendale è un modello che, se ben realizzato migliora l’ambiente lavorativo, l’economia dell’impresa ed il suo brand, con tutti i benefici che ne derivano.