Vediamo l’importanza delle donazioni nel terzo settore e quali strategie adottare.
Le donazioni nel terzo settore devono riflettere una strategia chiara tenendo conto di diversi fattori come:
- missione
- tipologia di ente
- grandezza
- attività
- obiettivi
In questo articolo vediamo le donazioni nel terzo settore prima dal punto di vista prima tecnico e poi strategico.

Le realtà del terzo settore si sostengono principalmente in due modi:
- autofinanziandosi e/o erogando beni o servizi senza finalità commerciali
- attraverso le donazioni
Le donazioni nel terzo settore si ottengono organizzando campagne di raccolta fondi verso:
- privati
- aziende
Privati
Le donazioni possono essere sotto forma di denaro, beni, servizi, tempo.
La più grande forma di donazione che possiamo ricevere è il tempo, poiché il tempo è vita.
Donare tempo è alla base del volontariato, uno degli aspetti più importanti per le realtà del terzo settore.
I privati donando denaro a realtà del terzo settore godono di agevolazioni fiscali sulla propria dichiarazione dei redditi, nello specifico il 30% del donato fino ad un massimo di 30.000 euro.
Se il privato dona denaro a un’associazione di volontariato allora questa percentuale sale fino al 35%.
Questo è un aspetto che poche persone conoscono, quindi quando si richiedono donazioni è bene evidenziare le possibili agevolazioni fiscali.
Secondo normativa, per godere di agevolazioni fiscali le donazioni devono essere effettuate attraverso mezzi tracciabili.
Aziende
Il tema delle donazioni aziendali è molto interessante anche se paradossalmente, spesso sottovalutato.
Sempre più aziende si avvicinano al terzo settore, sia per scopi etici che per amplificare il proprio brand.
Le aziende possono donare in diverse forme come:
- prodotti deperibili o in eccedenza
- materiale d’ufficio, PC, arredamenti
- beni e servizi
- denaro
- scontistica
- tempistiche più lunghe nei pagamenti
Nel corso degli anni sono aumentati gli incentivi fiscali per chi sostiene il terzo settore, tuttavia è un discorso che va affrontato per ogni singola impresa poiché la fiscalità aziendale è molto più complessa di quella privata.
Senza entrare nel dettaglio, le aziende possono scaricare la donazione come costo aziendale e questa è già una forte agevolazione fiscale.
Queste agevolazioni sono estese anche alle imprese sociali.
Ora vediamo le donazioni nel terzo settore dal punto di vista strategico.

Le donazioni nel terzo settore sono il riflesso della comunicazione che qui gioca un ruolo chiave, questo vale sia per le associazioni che le fondazioni.
Attenzione perché questo è un passaggio importantissimo.
Vedere le donazioni nel terzo settore come un aspetto economico o burocratico è un errore, spesso per mancanza di strategia.
Il terzo settore è un mondo di endorfine, emozioni e sensazioni che, grazie ad una comunicazione corretta scaldano il pubblico rendendo le donazioni una naturale conseguenza.
Ci sono diversi canali, sia digitali che fisici attraverso i quali possiamo richiedere donazioni, dipende sia dal brand dell’ente che dal suo target di pubblico.
Qui ripetiamo, la comunicazione gioca un ruolo chiave.
Ogni realtà sociale ha una propria missione che spesso viene data per scontata e quindi, comunicata male.
Non a caso la comunicazione è il punto debole di molte realtà del terzo settore.
Questo accade perché, chi gestisce una realtà del terzo settore spesso crede che la propria intenzione sociale sia percepita come tale anche dal pubblico.
Invece senza una corretta comunicazione questo non accade.
La propria intenzione sociale va comunicata in maniera chiara e secondo strategie precise, così da essere coinvolgente per il pubblico.
Ed il coinvolgimento del pubblico è essenziale per ricevere donazioni nel terzo settore.

Chi dona denaro lo fa perché vuole ottenere qualcosa in cambio, ovvero emozioni, sensazioni, sentirsi meglio con sé stessi, migliorare la propria autostima, pulirsi la coscienza.
Questi meccanismi scattano quando il pubblico è emotivamente coinvolto con l’intenzione sociale dell’ente che richiede donazioni.
Non si tratta di distorcere la realtà, bensì l’esatto contrario, ovvero usare la comunicazione per rendere affascinante la verità contenuta nella propria intenzione sociale.
Ora, la qualità della comunicazione è proporzionale all’intensità emotiva con la quale le persone donano denaro.
Di conseguenza, l’intensità emotiva è proporzionale alla qualità del rapporto che si instaura fra donatore e ricevente.
Una corretta comunicazione permette alle realtà sociali non solo di ricevere donazioni una tantum, bensì di creare relazioni forti con coloro che hanno donato.
Questo permette di ricevere donazioni ricorrenti da persone che elargiscono denaro perché abbracciano l’intenzione sociale.
Questo è un aspetto importantissimo.
Le donazioni come detto prima, sono un’estensione sia del brand che della comunicazione.
Poi è ovvio che anche le varie attività vanno comunicate bene, evidenziando come viene usato il denaro, tuttavia l’aspetto più importante sta nel saper emozionare il pubblico rendendo affascinante la propria intenzione sociale.
Comunicazione per le aziende.
La comunicazione per le aziende è diversa da quella per i privati, poiché il contesto aziendale è diverso da quello personale.
Infatti in buona parte dei casi un’impresa dona denaro quando capisce che gli conviene, non perché gli imprenditori non abbiano cuore, perché dalla nostra esperienza è l’esatto contrario, semplicemente perché siamo in un contesto professionale.
Qui non c’è molto da dire, se comunichiamo bene intenzione sociale e agevolazioni fiscali allora capiamo velocemente se l’imprenditore è interessato o meno.
Bene. Come abbiamo visto le donazioni nel terzo settore necessitano di una strategia chiara, che deve tenere conto di diversi fattori come:
- missione
- tipologia di realtà sociale
- grandezza
- attività
- obiettivi
Ripetiamo, le donazioni nel terzo settore sono un’estensione sia del brand che della comunicazione.
Infatti richiedere donazioni in maniera non coerente al proprio brand oltre a portare pochi frutti rischia di lavorare contro l’ente stesso.