Attività di interesse generale: breve guida

Vediamo insieme cosa sono le attività di interesse generale definite dall’articolo 5 del Codice del Terzo settore.

Le attività di interesse generale insieme all’assenza di fini lucrativi sono uno degli elementi per definire l’identità di un ente del terzo settore.

Un’organizzazione non profit può essere un Ets, ovvero ente del terzo settore solo se esercita in via principale o esclusiva un’attività di interesse generale.

attività di interesse generale

Possono essere svolte anche attività diverse purché consentite sia dall’atto costitutivo che dallo statuto, oltre che secondarie rispetto alle attività di interesse generale.

Infatti con la riforma del terzo settore le organizzazioni non profit, ad eccezione delle imprese sociali, devono modificare lo statuto indicando le attività di interesse generale che le contraddistinguono.

Le imprese sociali possono svolgere tutte le attività di interesse generale con l’aggiunta del microcredito, ad esclusione di:

  • protezione civile
  • cura di procedure di adozione internazionale
  • tutela e promozione dei diritti umani, sociali, civili, politici
  • protezione dei diritti di consumatori e utenti
  • promozione delle pari opportunità
  • promozione di iniziative di aiuto reciproco, incluso gruppi di acquisto solidale e banche dei tempi
  • promozione di non violenza, difesa non armata, cultura della legalità, pace tra i popoli
  • beneficienza, beni e servizi a sostegno di persona svantaggiate, cessione gratuita di prodotti o alimenti
  • erogazione di denaro
  • sostegno a distanza

Come detto prima, le attività di interesse generale vanno indicate nello statuto.

L’ente che non svolge in maniera principale o esclusiva una o più attività di interesse generale perde la qualifica di Ets.

Le attività secondarie e strumentali alle attività di interesse generale devono essere documentate dall’organo di amministrazione nella relazione di missione, oppure annotate in calce nella nota integrativa al bilancio o al rendiconto di cassa.

Raccolta fondi

La raccolta fondi è una delle attività più importanti per il sociale e il legislatore la definisce come iniziative o attività di un ente del terzo settore con il fine di finanziare le proprie attività di interesse generale.

donazioni terzo settore

L’ente del terzo settore può effettuare raccolta fondi anche attraverso erogazione o cessione di beni e servizi di modico valore, impiegando sia risorse proprie che di terzi, incluso dipendenti e volontari.

In ogni caso occorre rispettare i principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti fra l’ente del terzo settore, pubblico e sostenitori.

La riforma del terzo settore cambia le “attività di utilità sociale” della riforma previgente a “attività di interesse generale”, questa nuova locuzione indica una serie di attività più vicine ai bisogni della società civile e non solo intese come aiuto e sussidio.

Inoltre nella attività di interesse generale sono inseriti aspetti come agricoltura sociale, housing sociale, inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, commercio equosolidale, radiodiffusione a carattere comunitaria.

Se vuoi consultare l’elenco completo delle Aig clicca qui.

Facciamo una breve panoramica.

Il primo blocco delle Aig riguarda realtà che si occupano di assistenza sociale, socio sanitaria o specificatamente sanitaria.

L’assistenza socio sanitaria include sia centri per anziani che riabilitativi, mentre l’assistenza sociale abbraccia realtà che si dedicano a persone svantaggiate.

attività di interesse generale

Parliamo di associazioni di volontariato fino alle fondazioni.

Il secondo blocco riguarda la cultura, sia come forma di aggregazione attraverso attività artistiche, culturali e ricreative che come ricerca scientifica, universitaria e post universitaria.

Nella cultura è più facile trovare realtà strutturare come le fondazioni, specialmente in ambito di ricerca, oltre all’immenso mondo delle piccole associazioni culturali, spesso con finalità di animazione o artistiche.

Poi c’è il grande blocco della tutela sia ambientale che animale, in forte espansione poiché parliamo di temi sempre più sentiti dalle persone, tanto da coinvolgere anche il mondo imprenditoriale.

Poi abbiamo la tutela del patrimonio artistico e qui l’Italia regna sovrana, poiché è un vero e proprio scrigno di arte e storia.

Il problema è che lo Stato spesso non riesce a prendersene cura come merita, quindi vi sono numerose realtà del terzo settore che tutelano il nostro patrimonio artistico e culturale.

Poi abbiamo la tematica dell’agricoltura sociale che, oltre ad essere un elemento di forte innovazione è anche strumento di reinserimento sociale per persone svantaggiate.

Anche lo sport è sempre più visto come forma di aggregazione e reinserimento sociale.

Poi abbiamo il blocco della giustizia sociale, contrasto alla criminalità, diritto umani, disagio sociale, povertà.

Qui troviamo anche il tema della casa, ciò che oggi viene definito housing sociale, aspetto sempre più sentito dalle persone.

Poi il blocco legato all’accoglienza umanitaria, integrazione dei migranti, rifugiati politici e adozioni a distanza.

Poi abbiamo tutte le attività inserite nel contesto della beneficienza.

Qui attenzione perché c’è un aspetto importante.

Dalla nostra esperienza ultra decennale sappiamo che la beneficienza va strutturata bene, senza lasciare nulla al caso, altrimenti si rischia di ottenere perfino l’effetto contrario.

La buona fede non è più sufficiente.

Oggi la beneficienza è anche parte del proprio biglietto da visita, parliamo di aspetti come credibilità, affidabilità e brand, perché le persone sono sempre più attente sia allo scopo che al come viene fatta beneficienza.

La beneficienza, specialmente quella che soddisfa i bisogni primari va strutturata bene, altrimenti il rischio di generare sospetto e diffidenza è molto alto.

Bene. Come detto all’inizio, le attività di interesse generale non vanno viste come un elenco burocratico, bensì vanno inserite in contesto strategico, poiché devono rispecchiare gli obiettivi di ogni singolo ente del terzo settore.

Lascia un commento