In questo articolo vediamo l’importanza della relazione tra impresa sostenibile e comunità e di come essa influisca nel business.
La relazione tra impresa sostenibile e comunità è sempre più importante, poiché parte del metro di misura con il quale clienti e mercato selezionano le imprese.
Una corretta relazione fra impresa sostenibile e comunità porta benefici su diversi aspetti come:
- clienti
- fidelizzazione
- ricavi
- prestigio
- branding
- marketing
- comunicazione
Impresa e comunità interagiscono comunque, a prescindere dalle intenzioni, quindi è bene creare una relazione proficua per entrambi.
Inoltre la qualità della relazione fra impresa sostenibile e comunità è alla base del passaparola, il fenomeno comunicativo più antico del mondo.

E attenzione, se il passaparola è circoscritto in un territorio allora diventa ancora più potente.
Oggi il successo di un’impresa passa anche dalla sua relazione con la comunità, quindi è importante che strategie e operazioni commerciali abbiano anche un approccio sociale verso la comunità stessa, basilare per fare rete e attirare sia clienti che stakeholder.
Oggi l’impatto dell’impresa sulla comunità deve essere il più positivo possibile, sia sotto il profilo sociale che ambientale, così da minimizzare anche gli aspetti negativi.
Invece relazionarsi con la comunità secondo logiche di solo profitto significa guidare la propria impresa verso l’eutanasia, poiché clienti e mercato sono sempre più intolleranti verso questo modo di fare business.
Infatti oggi fare business significa anche valorizzare la comunità, con enormi benefici per le imprese come:
- clienti più soddisfatti, quindi anche più fedeli
- incremento delle vendite
- miglioramento del brand e del suo posizionamento nel mercato
- personale più motivato, fedele e attento, sia verso i clienti che verso l’impresa
Una corretta relazione fra impresa sostenibile e comunità permette all’azienda di fare rete, poiché ottiene visibilità, credibilità e prestigio.
Diverse aziende hanno successo poiché agiscono anche secondo responsabilità sociale d’impresa, creando una forte rete territoriale che genera valore sia per sé stesse che per la comunità.
Di riflesso la comunità diventa parte attiva della rete, dove i clienti insieme all’impresa diventano i principali attori della sostenibilità.
Questo permette all’impresa di amplificare il proprio brand in maniera esponenziale, poiché è percepita come promotrice di coesione e sviluppo.

Ad esempio, ci sono imprese che promuovono o partecipano a iniziative territoriali verso persone svantaggiate, aree difficili o degradate, attività sportive, sociali, formative o elargiscono donazioni a favore della comunità.
Parliamo di imprese che donando valore alla comunità poi lo ricevono dalla comunità stessa, con enormi benefici per:
- clienti
- fidelizzazione
- ricavi
- prestigio
- branding
- marketing
- comunicazione
Inoltre un’impresa che dona valore alla comunità sotto il profilo sociale e ambientale può godere di agevolazioni fiscali.
Prima abbiamo detto che la qualità della relazione tra impresa sostenibile e comunità è parte del metro di misura con il quale clienti e mercato selezionano le aziende.
Oggi lavorare sul brand significa anche valorizzare la comunità, aspetto sempre più importante per posizionarsi nel mercato e attirare sia clienti che stakeholder.
Per comprendere bene questo aspetto, facciamo una piccola parentesi di marketing.
Oggi comunicare evidenziando solo i benefici dei propri prodotti o servizi serve a poco, questo per due motivi:
- non ci crede più nessuno
- è quello che dicono anche gli altri, ovvero la concorrenza
Oggi per comunicare in maniera efficace occorre dimostrare chi sei come impresa, quindi anche come ti relazioni con la comunità sotto il profilo sia sociale che ambientale.
Ripetiamo, nella comunicazione odierna l’aspetto più importante non è ciò che vendi bensì chi sei come impresa, emergendo così dal rumore di fondo della concorrenza che spesso, agisce quasi solo sulla comunicazione commerciale.
Donare valore alla comunità significa lasciare tracce ben precise sul territorio che poi tornano all’emittente, ovvero l’impresa, sotto forma di risultati.

Per esperienza sappiamo che, quando un’impresa dona valore alla comunità riceve molto di più rispetto a ciò che dona, con importanti benefici per il business.
Un altro aspetto importante nella relazione fra impresa sostenibile e comunità è il concetto di territorialità, ovvero fornirsi il più possibile dal territorio.
Va detto che questo non è sempre possibile, poiché ci sono imprese che devono in parte fornirsi fuori dal proprio territorio per motivi legati a materie prime o personale specializzato.
In qualsiasi caso è importante reperire dal territorio almeno parte di personale e risorse, poiché la territorialità è uno degli aspetti più apprezzati da clienti e mercato.
Infatti sempre più imprese scelgono fornitori e partners locali, spesso selezionati anche in base alla loro responsabilità sociale.
In questo noi italiani siamo avvantaggiati, poiché abbiamo uno storico imprenditoriale ben preciso.
Negli anni ’60 durante il boom economico, il cosiddetto miracolo italiano, numerose imprese hanno creato dei veri e propri distretti economici, dove parte della ricchezza generata circolava all’interno della comunità.
Non parliamo di filantropia bensì di matematica, perché più la comunità prospera e più le persone possono acquistare e se questa prosperità è anche conseguenza della tua impresa allora i benefici sono enormi.
Invece le imprese che delocalizzano o sfruttano il territorio senza lasciare valore sono sempre meno tollerate sia da clienti che mercato.
Non stiamo criticando chi delocalizza poiché ognuno ha le proprie ragioni, stiamo semplicemente dicendo che clienti e mercato sono sempre più severi verso chi sfrutta il territorio senza portare valore.
In Italia negli ultimi decenni abbiamo vissuto il fenomeno della delocalizzazione, quello che alcuni chiamano lo sciacallaggio imprenditoriale.
E la gente certe cose non le dimentica.
Veniamo da decenni di delocalizzazione e sfruttamento del territorio, di conseguenza le imprese che non portano valore alla comunità vengono viste come predatorie, quasi come traditori.
Un’impresa può offrire tutta la qualità o la convenienza che vuole, tuttavia se delocalizza forniture o produzione, oltre a venire attaccata dai clienti trova sempre più porte chiuse da stakeholder, fornitori e persino banche.

Chi regge ancora sono le multinazionali, poiché essendo grosse riescono a reggere boicottaggi più o meno velati, ma questo non significa che se la passino bene, poiché appena ci sono alternative territoriali i clienti gli voltano le spalle.
Ripetiamo: delocalizzare e sfruttare il territorio incarna il concetto di tradimento e le persone oltre a non tollerarlo più stanno anche iniziando a combatterlo.
Invece le imprese che lasciano valore alla comunità sono sempre più supportate dai clienti ed il mercato sta seguendo questo trend.
Bene. Come abbiamo visto la relazione fra impresa e comunità è importantissima, poiché ha una forte influenza sul business.
La relazione fra impresa e comunità, oltre ad essere parte del metro di misura con il quale clienti e mercato selezionano le imprese, porta enormi benefici sia economici che di brand.
Qui occorre agire secondo una strategia precisa che sia coerente sia al brand dell’impresa che ai propri obiettivi.